martedì 14 febbraio 2012

L'Amore del Piccolo Principe

Il Piccolo Principe - Disegno di Ottavia Cimmino - 2001

Imparai ben presto a conoscere meglio questo fiore.
Non voleva uscire sgualcito come un papavero.
Non voleva apparire che nel pieno della sua bellezza.
Eh sì, c'era una gran civetteria in tutto questo!
E poi, ecco che un mattino, si era mostrato.
E lui, che aveva lavorato tanto e con tanta
precisione, disse sbadigliando:
-Ah! mi sveglio ora. Ti chiedo scusa...
sono ancora tutto spettinato...
-Come sei bello!
-Vero, sono nato insieme al sole...
Credo sia l'ora del caffè e latte, vorresti pensare a me?
Il Piccolo Principe, tutto confuso, andò a cercare
l'annaffiatoio e servì al fiore la sua colazione.
Un giorno, parlando delle sue 4 spine, gli aveva detto:
-Possono venire le tigri, con i loro artigli!
-Non ci sono tigri sul mio pianeta e non mangiano l'erba...
-Io non sono un'erba
-Scusami...
-Non ho paura delle tigri, ma delle correnti d'aria...
non avresti per caso un paravento?
-Paura delle correnti d'aria?
è molto complicato questo fiore...
-Alla sera mi metterai al riparo sotto alla campana
di vetro...fa molto freddo qui da te...
non è una sistemazione che mi soddisfi...
...da dove vengo io...
Ma si era interrotto. Era venuto sotto forma di seme.
Non poteva conoscere nulla di altri mondi.
Umiliato di essersi lasciato sorprendere a dire
una bugia così ingenua, aveva tossito 2 o 3 volte,
per mettere il Piccolo Principe dalla parte del torto.
-E questo paravento?...
-Andavo a cercarlo, ma tu mi parlavi!
Allora aveva forzato la sua tosse per fargli venire i rimorsi.
Così il Piccolo Principe, nonostante tutta la buona
volontà del suo amore, aveva cominciato a dubitare di lui.
Aveva preso sul serio delle parole senza importanza
che lo avevano reso infelice.
-Avrei dovuto non ascoltarlo,-
mi confidò un giorno
-non bisogna mai ascoltare i fiori.
Basta guardarli e respirarli.
Il mio profumava il pianeta, ma non sapevo rallegrarmene.
Avrei dovuto giudicarlo dagli atti e non dalle parole.
Mi profumava e mi illuminava.
Avrei dovuto indovinare la sua tenerezza
dietro alle sue piccole astuzie.
I fiori sono così contradditori!
Ma ero troppo giovane per saperlo amare.

8 commenti:

  1. Bellissimo, io adoro il piccolo principe!

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    1. eh già...ogni volta che rileggo questa pagina del Piccolo Principe, mi commuovo...

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  3. Il tuo disegno è semplicemente toccante, tenero e delicato. Ho appena finito di leggere il libro con la mia pupa e devo dire che ne hai davvero colto l'essenza. Mi sono venuti i brividi guardandolo. Grazie!

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    1. Ciao Valentina.
      Non sò se ho colto l'essenza, sò solo che quando lessi questa pagina, la strappai perchè mi faceva piangere e non riuscivo ad andare avanti.
      Quando ho voglia di rileggere il Piccolo Principe, a seconda del mio stato d'animo, decido o meno di includere quella pagina...o, viceversa, leggo solo quella.
      E' un fatto del tutto personale.
      Credo anche che nelle diverse fasi della propria vita, le pagine che ci toccano nel profondo, possono variare...perchè le tematiche "d'amore" di questo libro toccano valori diversi, ma tutti parte di ognuno di noi.
      Un abbraccio e grazie!

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